Gli interventi di miglioramento sismico dei viadotti sono scaglionati nel tempo secondo un ordine di priorità predefinito, con lo scopo di ridurre il più possibile l’impatto sulla viabilità.
Al Lotto 1 appartengono i viadotti a cui si è data maggiore priorità dal punto di vista cronologico: Tine, Taranco, Geve, Tonifré e relativo semimpalcato. Iniziati nella primavera del 2022, si prevede che i lavori termineranno entro il dicembre del 2022. Il loro costo è di circa 30 milioni di euro.
Cosa prevedono gli interventi di miglioramento sismico dei viadotti?
Gli interventi di adeguamento sismico dei viadotti prevedono le seguenti attività:
- consolidamento e adeguamento delle fondazioni;
- rimozione del calcestruzzo corticale ammalorato;
- posa di armatura longitudinale e trasversale aggiuntiva;
- incamiciatura mediante getto di calcestruzzo armato auto-compattante.
Oltre a quanto sopra, è previsto anche il rinforzo degli elementi sagomati di collegamento trasversale tra i fusti delle pile, sempre mediante incamiciatura in calcestruzzo armato di sezione ad altezza costante. Le travi sono interessate da una incamiciatura in calcestruzzo armato di spessore variabile con inserimento di armatura integrativa; il nuovo getto sarà collegato mediante inghisaggi alla struttura esistente.
Sono inoltre previste attività di sostituzione degli appoggi mediante sollevamento degli impalcati, di sostituzione dei giunti di collegamento ed interventi sulla soletta, su cui terminata l’asportazione del conglomerato bituminoso esistente, si procederà all’idrodemolizione dello strato corticale di calcestruzzo, la posa di armatura integrativa, il getto del nuovo calcestruzzo, la posa di cappa asfaltica per l’impermeabilizzazione dell’opere e la stesa del conglomerato bituminoso.